Scicli affascinante non solo per il suo barocco settecentesco ma anche per 4 musei assolutamente da non perdere.iniziamo con il presepe artistico f.lli Marinero sito in una grotta di via Dolomiti nel 1985 dato in comodato per continuare una tradizione sentita nel quartiere e nel paese. Il presepe affascinava tutti i visitatori locali e i turisti. Al momento della consegna si scoprì che all’interno della grotta c’era un tunnel sotterraneo scavato nella roccia che portava ad una sorgente d’acqua denominata “ Le cento scale”. Questo tunnel suggestivo è stato studiato da parte di studiosi internazionali e oggi fa parte di uno dei tanti tesori archeologici di Scicli.


Nei cosiddetti “Bassi” dello sfarzoso Palazzo Spadaro, già di per sé carichi di vissuto in quanto usati in passato come magazzini e stalle al servizio dell’immobile, dopo un accurato lavoro di recupero e ristrutturazione, nasce il museo della cucina iblea dove espone un’importante raccolta di utensili, che, dalla fine dell’800 ai primi anni ’50 del ‘900, documentano l’evoluzione e per certi versi la rivoluzione del focolare domestico, della cultura di un popolo, delle sue condizioni socio-economiche.
Concludiamo il tour dei musei non per importanza con la grotta museo che era una specie di caverna, senza intonaco e con pavimenti di roccia, annerita dal fumo della “tannura”, specie di cucina fatta da due pietre parallele con due ferri messi trasversalmente. C’era anche il forno di pietra, costruito dentro la grotta o vicino ad essa.
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