6 ITINERARI SUBACQUEI INNOVATIVI IN SICILIA

Sicilia, terra ricca di cultura che non si ferma solo alla terra ferma ma che si propaga nei nostri mari. Posta al centro del Mediterraneo, da millenni è teatro di scambi commerciali e culturali tra popoli diversi tra loro, scambi che hanno lasciato indelebili segni nelle nostre città, nelle nostre campagne e anche nei nostri mari, che da adesso, grazie al Programma Operativo Interregionale Attrattori culturali, naturali e turismo (POIn) saranno visitabili in una maniera tutta nuova, culturale e soprattutto tecnologica. Un sistema innovativo quello pensato per i nostri mari, in questi 7 itinerari che comprendono:

  1. Taormina, dove sarà visitabile il famoso “Relitto delle Colonne”, un relitto imperiale, carico di colonne, affondato in un naufragio.
  2. Capo Passero, dove potrete visitare il “Relitto dei Marmi”
  3. Ustica, qui saranno visitabili la “Punta Falconiera” e “Punta Spalmatore” due splendide aree sommerse dove la natura si rivela nelle sue forme più sorprendenti ed magnifiche.
  4. Noto, “Relitto delle Anfore”, un relitto contenente anfore greche, di cui però non si riesce ad indicarne la città di appartenenza, naufragato nei mari di Noto.
  5. Marettimo, “Relitto dei cannoni”, i resti di una nave barbaresca, probabilmente risalente al XVIII sec. affondata, molto probabilmente, da una pattuglia spagnola lungo le coste dell’isoletta, prende il nome dall’armamentario ritrovato a bordo, 8 cannoni in ferro
  6. Marzameni, un altro “Relitto delle Colonne”, resto del naufragio di una nave con carico di colonne.

Ma in cosa consiste questo sistema tanto innovativo? Ve lo spieghiamo subito.

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Avete presente quando, in un museo, o davanti a un monumento puntate il vostro telefonino sul cartellino ed esso aprirà una pagina in cui potrete trovare tutte le notizie utili riguardo il monumento in questione? Bene, la stessa cosa sarà fattibile anche nei nostri bei mari. Il sub troverà, davanti al relitto che intende visitare, una piccola boa con una targhetta, e tramite un apposito dispositivo, saranno mostrate al visitatore le informazioni sul reperto che sta osservando con la possibilità di sceglierne la lingua: italiano o inglese.

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Un sistemo innovativo unico nel suo genere quindi quello che si trova nel Mediterraneo che permetterà di godere appieno dei tesori nascosti del mare che i romani chiamavano “Mare Nostrum”, non solo ci delizierà con i tesori persi nei fondali e nel tempo, ma da adesso sapremo anche la storia di quei relitti, cosa successe loro e quale fosse il loro utilizzo.

Una tecnologia unica nel Mediterraneo quella pensata per le nostre coste, che ci fa sperare in un turismo più interattivo e, in un certo qual modo più “facile”.

Quasi quasi viene voglia di fare un tuffo.