La gastronomia da strada ancora oggi è una delle tipicita’ che offre l’Isola soprattutto nella provincia di Palermo dove camminando tra strade e stradine senti l’odore che proviene da tutte le bancarelle dove preparano tutte le specialità sotto elencate.
PANE E PANELLE
Le Panelle sono un cibo da strada tipico del capoluogo Siciliano, Palermo, Questa specialità nasce dall’impasto di farina di ceci fritta, che viene mangiata solitamente in mezzo alle mafalde, panini con semi di sesamo, rotondi e morbidi e spesse volte vengono accompagnate da crocchè di patate e prezzemolo. Se ti trovi in giro per le vie di Palermo puoi degustarli presso le Friggitorie o gli ambulanti che trovi in giro, se vuoi provare a cucinare questa specialità Palermitana puoi provarci anche a casa, sciogliendo in mezzo litro di acqua salata fredda, 200g di farina di ceci.
Poni il recipiente sul fuoco e mescola sempre fino a che la farina diventa solida e compatta, poi aggiungi il prezzemolo tritato, togli l’impasto dal fuoco e lo metti in formelle di legno4x8 cm quando la pasta si sarà raffreddata la togli dalle formelle dove fai friggere in olio di semi .
Ingredienti:
- 200gr di farina di ceci
- 1 mazzetto di prezzemolo
- olio di semi q.b
PANE CON LA MILZA (pani ca meusa)
U pani ca meusa traduzione “il pane con la milza”, è un esempio di quello che viene indicato come “cibo da strada”. Questo piatto è composto da una pagnotta morbida con il sesamo imbottita, con pezzetti di milza e polmone di vitello, i quali vengo prima bolliti tagliati a pezzi e soffritti. La maggior parte dei meusari sono ambulanti e si trovano nei mercati tipici siciliani come la Vucciria a Palermo. L’origine di questo panino risale al medioevo, quando gli ebrei palermitani non potendo chiedere denaro per il lavoro a causa della loro fede religiosa prendevano come compenso le interiora che rivendevano insieme a pane e formaggio, tradizione che ha avuto un continuo con i caciottari palermitani.
STIGGHIOLE
La stigghiola è un’altra delle specialità uniche che trovi in Sicilia, soprattutto a Palermo dove nelle strade del centro storico ti trovi lo Stigghiularu, che ti cucina le Stigghiole alla brace, servite caldi.
Ma la Stigghiola in realtà che cos’è?
Sembra strano ma sono delle budella di Agnello, Pollo, o Capretto lavate in acqua e sale , condite con prezzemolo e con cipolla infilzate in uno spiedino messi sulla brace e mangiarli condite con sale e limone
QUARUME (caldume)
Il quarume lo trovi dall’alba al tramonto sia nei mercati rionali che in tutti i rivenditori sparsi soprattutto nella città di Palermo.
Il Caldume chiamato così è composto da viscere di vitello, tipicamente centra, matruzza, centopelle e ziniere tutti vengono bolliti nella quarara con l’aggiunta di sedano, cipolle, carote e prezzemolo. Viene servito caldo con l’aggiunta di un pizzico di sale, pepe, olio e limone, ti consiglio se vieni a Palermo di non perdere neanche questa specialità che sembra strana ma il suo sapore unico e ineguagliabile non lo trovi in nessuna altra parte del mondo.
FRITTOLA
In Sicilia chiamata a Frittula appartiene ad un’altra specialità di Palermo classificato come cibo da strada, la frittula sono gli scarti della macellazione del vitello che attraverso un processo meccanico vengono distaccati i pezzetti di carne, grassetti e piccole cartilagini. Le ossa vengono polverizzati per usi industriali e i pezzetti di carne vengono sottoposti ad una bollitura dentro dei silos ad alta temperatura e dopo la cottura le carni vengono torchiate per eliminare l’umido è pressato in balle in modo da consentire la conservazione delle frittole anche per anni.
U frittularu cioè il rivenditore, la frittola la frigge con lo strutto e la conserva in un cesto di vimini chiamato u panari, infine aggiunge alloro e pepe e ricopre con uno straccio in modo da non essere vista dagli acquirenti, e li serve o con un foglio di carta oleata o in un morbido panino.
ARANCINI
Da quando in Sicilia ci fu la dominazione musulmana, epoca dove venne introdotto l’uso del riso e zafferano condito con erbe e carne, per portare questa pietanza per viaggi, caccia o andare a lavorare nei campi, inventarono la panatura in modo da avere un’ottima conservazione del riso e del condimento. Oggi gli Arancini sono conosciuti in tutto il mondo soprattutto in Sicilia rappresenta una delle pietanze che possiamo classificare come cibo da strada per i suoi costi, ma ormai le trovi in qualsiasi punto gastronomico. Quando vieni in Sicilia puoi capire il vero gusto ineguagliabile e la tipicità di questa pietanza.
Se vuoi prova anche tu a casa a prepararli e segui qualche consiglio……
Fai bollire il riso in acqua con un pizzico di sale, scolarlo e disporlo a fontana, aggiungi il pecorino, lo zafferano sciolto in una tazzina d’acqua calda infine due uova montati. Quando l’impasto è ben amalgamato, plasmare con le mani meta’ dell’arancino, in cui va posto dentro una cucchiaiata di ragù, preparato precedentemente.
Sul ragù viene adagiato un cubetto di formaggio fresco e un pò di pepe. Ricopri il tutto con un’altra cucchiaiata di riso, infine la passi nella farina, successivamente nell’uovo mantato e nel pan grattato e li fai friggere in abbondante olio bollente.
Ingredienti
- 500gr di riso
- 50gr di farina
- ½ bustina di zafferano
- 3 uova
- 50gr di pecorino grattugiato
- 50gr di pan grattato
- olio di semi
- sale
- pepe
per il ripieno:
- 250 gr di tritato
- 70 gr di piselli
- 50 gr di funghi
- 1 cipolla
- 50 gr di concentrato di pomodoro
- 1 gambo di sedano
- salvia
- 100 gr di formaggio fresco tagliato a tocchetti
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